Dopo sofferta riflessione ho deciso che io non ci sarò. Perché?
Cercherò di esprimerlo chiosando il Vademecum che ho preso dal sito della manifestazione di Verona: Se non ora quando donne Verona.
La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. (...)
La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte.
Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
Che cosa significa? Che le donne sono portatrici di valori "in quanto donne", a prescindere dalle convinzioni personali, dall'azione, dalla testimonianza che offrono? (tanto che esprimendo la trasversalità si reprime di fatto la singolarità)
Significa forse che la Minetti, o la Gelmini, o la Moratti, o per i veronesi la Perbellini, sono portatrici di valori di umanità?
Che lo fossero Golda Meir, la Thatcher, Maria la Sanguinaria?
E se l'umanità, affetta da una dialettica (quando non da un vero e proprio conflitto) tra bene e male, trova valori positivi per principio nelle donne, vuol dire allora che i disvalori vengono altrettanto per principio dall'elemento maschile?
Significa che la donna che ha educato al bieco maschilismo persone come il premier Berlusconi ed i suoi accoliti, ha trasmesso valori positivi? Che quella che spinge la figlia tra le braccia di un vecchio e conta il compenso è portatrice della dignità femminile?
Scopro oggi con costernazione, in questa chiamata alle donne, che la cultura di genere, che mi ha sempre interessato moltissimo (penso alle opere della Muraro, della Irigaray...) ha prodotto mostri. O meglio: ha prodotto un pensiero del tutto speculare e simmetrico al maschilismo.
Il femminismo, invece di creare una consapevolezza, per cui la donna che torna la sera sera a casa stanca dal lavoro dica al compagno: "se vuoi mangiare, se vuoi il cesso pulito, le camicie stirate, te lo fai da te!", ha suscitato il pensiero contrario: seppure trasmette ai figli un modello sociale del tutto maschilista e diseguale, seppure manda la figlia a prostituirsi, seppure sostiene una società dove la dignità non è garantita, la donna è giustificata "in quanto donna".
Per me, il senso di questo messaggio è aberrante.
Ci sarei andato solo per fare numero.
Ma che validità ha il fatto di partecipare per contarsi?
Bisognerebbe mettere dei contenuti politici, in questa conta. Oggi ci contiamo, ma domani? Quando il popolo viola,o rosa, o lilla dovesse vincere le elezioni?
Che lo fossero Golda Meir, la Thatcher, Maria la Sanguinaria?
E se l'umanità, affetta da una dialettica (quando non da un vero e proprio conflitto) tra bene e male, trova valori positivi per principio nelle donne, vuol dire allora che i disvalori vengono altrettanto per principio dall'elemento maschile?
Significa che la donna che ha educato al bieco maschilismo persone come il premier Berlusconi ed i suoi accoliti, ha trasmesso valori positivi? Che quella che spinge la figlia tra le braccia di un vecchio e conta il compenso è portatrice della dignità femminile?
Scopro oggi con costernazione, in questa chiamata alle donne, che la cultura di genere, che mi ha sempre interessato moltissimo (penso alle opere della Muraro, della Irigaray...) ha prodotto mostri. O meglio: ha prodotto un pensiero del tutto speculare e simmetrico al maschilismo.
Il femminismo, invece di creare una consapevolezza, per cui la donna che torna la sera sera a casa stanca dal lavoro dica al compagno: "se vuoi mangiare, se vuoi il cesso pulito, le camicie stirate, te lo fai da te!", ha suscitato il pensiero contrario: seppure trasmette ai figli un modello sociale del tutto maschilista e diseguale, seppure manda la figlia a prostituirsi, seppure sostiene una società dove la dignità non è garantita, la donna è giustificata "in quanto donna".
Per me, il senso di questo messaggio è aberrante.
Ci sarei andato solo per fare numero.
Ma che validità ha il fatto di partecipare per contarsi?
Bisognerebbe mettere dei contenuti politici, in questa conta. Oggi ci contiamo, ma domani? Quando il popolo viola,o rosa, o lilla dovesse vincere le elezioni?