Federica Sgaggio, in un
recente post, ha scritto:
"La mia opinione è che a distruggere la libertà d’informazione sono in prima istanza i piccoli giornali, è la stampa locale.
È lì che nasce la falsificazione, è lì che comincia la creazione di una realtà alternativa.
Dapprima per sottrazione (tolgo fatti, tolgo notizie, tolgo piccole parti di informazione, ignoro pezzi di mondo), poi per addizione (invento cose che non sono, giro a vantaggio del potere tutti gli eventi che posso)."
A Verona si sperimenta costantemente questo fatto, nelle pagine del quotidiano locale,
L'Arena, che si definisce indipendente, ma è fortemente impegnato nella sapiente gestione dell'immagine del sindaco leghista
Flavio Tosi.
Vi do un saggio preso da un articolo di qualche giorno fa a proposito di una polemica tra il sindaco ed il sindacato di polizia
SIULP a firma A.V. (si trova
qui)
All'attacco del pezzo, ci si potrebbe legittimamente attendere una esposizione del fatto, che contestualizzi il botta-e-risposta tra le due parti.
Invece, L'Arena opta per questo
incipit (i grassetti ed i commenti tra parentesi quadre sono miei):
“Invece di arrampicarsi sugli specchi per nascondere le proprie affermazioni non vere – e smentite dai dati ufficiali – sugli arresti (sono sempre 78 e non meno di 10) effettuati dalle pattuglie miste, il Siulp veronese meglio farebbe a scusarsi, per avere sminuito e messo in dubbio il loro impegno [di chi? degli stessi siulpini? Che senso ha?], con i militari, i carabinieri e i poliziotti che ne fanno parte e sono anch’essi, come i dirigenti del Siulp, al servizio dello Stato e dei cittadini. Del resto lo stesso Questore di Verona – che con buona pace dei sindacalisti siulpini rappresenta la Polizia di Stato nella nostra provincia – ha dichiarato nell’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza di martedì scorso, il suo apprezzamento per l’operato delle pattuglie miste: e, se restasse loro ancora qualche dubbio, potrebbero chiedere ai cittadini se le ritengono utili”.
Questa la replica del sindaco Flavio Tosi all'ultimo comunicato del sindacato di polizia. “Quanto al controllo degli aspiranti assistenti civici – aggiunge il sindaco - non credo ne soffrirà l’attività complessiva della Polizia di Stato. Quanto ai posti in organico da coprire a Verona, come mai i sindacalisti veronesi fingono di non sapere che a livello nazionale sono in atto alcuni concorsi per reclutare centinaia di nuovi agenti?”. “Purtroppo – conclude Tosi – è ormai chiaro a tutti che, pur essendo normodotato, il Siulp è un po’ strabico e ci vede solo da una parte: la sinistra”.
Ci vuole un bella faccia tosta (e malafede!) per affermare che il Questore rappresenta la Polizia di Stato esattamente come il SIULP. Se ne evince che Tosi, per estensione, eliminerebbe i sindacati e delegherebbe la rappresentanza della parte dei lavoratori ai dirigenti nominati dalle aziende. D'altra parte, nonostante le numerose vertenze coi lavoratori che si sono aperte a Palazzo Barbieri da quando è al potere,
solo due volte il sindaco ha incontrato le RSU, e mai in occasione di contrattazioni "delicate" quali le minacciate esternalizzazioni di interi settori del servizio pubblico o il licenziamento dei lavoratori precari del Comune.
Ma era veramente necessario che tale dichiarazione, aggressiva, inesatta e politicamente orientata, fosse riportata testualmente?
In due lunghi capoversi, che nella versione on-line sono ingentiliti da una foto del sindaco in compagnia di un gruppo di paciosi rondaioli, che idea si sarà fatta il lettore della situazione?
Si può dichiarare impunemente che il SIULP sia orientato politicamente a sinistra? Sono malizioso, se vedo in questa insinuazione un tentativo di minare l'autorevolezza e l'imparzialità delle forze di Polizia?
L'articolo prosegue, ma ancora non mi pare che il quadro generale della situazione venga chiarito.
Il comunicato stampa del Siulp, sindacato unitario di polizia di Verona, contro il quale si è scagliato Tosi, replicava, a sua volta, alle critiche mosse dal primo cittadino al Siulp qualche giorno fa. Il Siulp aveva parlato di inutilità dei militari e delle ronde in città, di operazione di facciata e di assenza di vere politiche per sostenere le forze dell'ordine che versano in una situazione finanziaria sempre più allarmante.
Per amor di verità e completezza d'informazione, segnalo il
comunicato completo del sindacato.
Invece, all'articolista parrà di aver dedicato alle posizioni del SIULP fin troppo spazio, quindi, per
par condicio, torna alle dichiarazioni del primo cittadino:
Tosi aveva respinto al mittente dicendo che i pattugliamenti misti con militari e forze dell'ordine avevano invece portato in un anno a 78 arresti. E aggiunto che “La verifica dei requisiti richiesti ai volontari delle Ronde, è demandata alla Prefettura e al comune e, non agli uffici della questura e che dunque non ci sarebbe stato nessun aggravio di lavoro per la Polizia come paventato dal sindacato».
Infine, vi è la contro-replica del SIULP:
E su quest'ultimo punto il segretario provinciale del Siulp, Battisti, questa mattina contro replicava: «Il Decreto ronde prevede sì che le domande dei volontari siano indirizzate al Prefetto ma – afferma - poiché nessun dipendente della Prefettura può accedere ai terminali di Polizia, tutti i conseguenti accertamenti devono essere svolti dal personale della Questura, così come le relative indagini e dunque ribadisce - con un ulteriore aggravio per le forze dell'Ordine». Da qui la reazione del sindaco.
Le dichiarazioni di Tosi, pur sistemate in maniera acconcia, sono state riportate integralmente nell'articolo, come si può verificare
nel sito del sindacato autonomo COISP, che si è espresso in solidarietà coi colleghi del SIULP. Invece, la contro-risposta del sindacato unitario di Polizia (che si trova integralmente
qui) a cui si accenna nel capoverso conclusivo, non si limita a questa ultima debole presa di posizione, che dall'articolo sembra una pallida scusa, ma affronta punto per punto in maniera molto convincente le dichiarazioni tendenziose di Tosi.
Ecco servita la notizia: il fatto è presentato in forma sgangherata, lacunosa, incomprensibile; un pretesto per l'ennesimo comizio di un personaggio piccolo piccolo, ma servito da un ufficio stampa molto accorto che ne amplifica l'immagine a dismisura.
E la strategia funziona: ha ancora un buon gradimento tra i veronesi, nonostante se chiedo a qualcuno (di destra o di sinistra) la fatidica domanda: "ma sai dirmi cosa ha fatto da quando è stato eletto?" il pulviscolo (dis)informativo impedisca qualsiasi risposta, secchi le fauci, azzeri la memoria.
E' l'apoteosi del nulla.
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