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13.4.10

Adige Risuona

A tutti gli appassionati della SoundArt, i detrattori della SoundArt, agli amanti e agli odianti.


Verona Risuona quest’anno si è espansa, arrivando fino a Trento e Bolzano. Le date sono:

Trento, 14 Aprile


Bolzano, 15 Aprile



Verona, 16/17 Aprile






Il programma si trova su:
http://adigerisuona.wordpress.com/

(ci sarò anch'io...)

31.8.09

Allevi, l'allievo

Per domani sera è programmato a Verona un grande concerto di Giovanni Allevi.
Mi prendo un giorno di licenza dalla licenza per rimettere le cose al loro posto, per dare a Cesare quel che è di Cesare, eccetera eccetera eccetera... Su segnalazione di Mauro Graziani, vi ammannisco una gustosa storia disegnata da Joshua Held.


Cliccate sull’immagine per ingrandirla (e se avete un browser che la stringe, poi cliccate sull’immagine).
Quelli che non sanno chi era Liberace, qui la voce su Wikipedia (in inglese).

Liberace da Allevi

8.8.09

Kinonia agapis

Un suggestivo brano di Caroline Gerber: Kinonia agapis.
Caroline Gerber: viola d'amore e voce
Philippe Loeuillet: daf

La voce viene come generata dagli accordi della viola d'amore, con un effetto quasi estatico.
Il testo è in greco;  è tratto dalla Bibbia (I lettera di Giovanni, 4:7-8; vangelo di Giovanni, 15:12-13) ed è un inno all'amore divino.

La versione in formato loseless flac (nella quale si apprezza la ricchezza degli armonici della viola d'amore) è scaricabile qui (35 Mb).
Altrimenti, la versione timbricamente meno affascinante in formato mp3 è qui (8 Mb).

Inoltre, un ampio testo di Caroline Gerber  a proposito di Kinonia Agapis è consultabile e scaricabile a questo link.

Qualora i link non dovessero funzionare, prego di avvertirmi lasciando un commento.

2.8.09

El Diamante

Don Balthasar Jaime Martínez Compañón y Bajanda fu un religioso navarro del XVIII secolo che venne inviato come cantore presso la cattedrale di Lima, in Perù. Era un personaggio colto, curioso, interessato all'arte ed alle scienze, un illuminista.
Don Balthasar fu nominato vescovo dell'immensa provincia di Trujillo, a nord di Lima, ed egli pensò bene di farsi scortare nelle sue visite "pastorali" attraverso montagne e foreste ancora sconosciute agli europei da una squadra di disegnatori. Il risultato fu un'immensa mole di disegno di tutto ciò che al vescovo parve degno di nota: piante, animali, strumenti musicali, oggetti artistici delle civiltà precolombiane, piante di città... Riunito in 9 volumi, questo vero e proprio tesoro per le scienze naturali ed umane fu inviato al re di Spagna e si trova oggi nella biblioteca del Palazzo Reale.

Nel complesso di questo sguardo esaustivo sulla natura e la cultura del Perù dell'epoca, troviamo anche la trascrizione sommaria di alcuni brani musicali: canzoni e danze strumentali, che testimoniano la contaminazione tra la musica indigena e le forme colte e popolari della musica spagnola.

Eccovi alcuni brani nella versione di  Albalonga diretta da Aníbal Cetrangolo (PERU-EL DIAMANTE, OPUS111, OPS 30-265)


Cachua al Nascimiento de Christo Nuestro Señor.
Tonada en contracanto para bajo y tamboril para baylar cantando.
Si tratta dell'unica canzone sopravvissuta con testo in mochica, anche se con l'interpolazione di qualche parola spagnola; non si conosce il significato del testo.

Bayle del Chimó a violìn y bajo. Bayle de danzantes con pifano y tamboril se bailarà entre cuatro y ocho o más con espada en mano o pañuelos (fazzoletti), en forma de contradanza. 
Il chimo è una pasta di tabacco, che gli indigeni usavano masticare. Oggi la tradizione si ritrova ancora in Venezuela.
Tonada El Diamante.
"Infelici occhi miei, cessate di tormentarmi con il pianto, poiché i fiumi che ho versato sono gli specchi degli oltraggi che ho subìto"
Lanchas para bailar.
Cachua a voz y bajo al Nascimiento de Christo Nuestro Señor.
"Signori, poiché è Natale, lasciateci cantare e ballare come è d'uso nella nostra terra"

Sergio Leo, Antonio Dominighini, voci
Enrico Parizzi, violino
Albalonga, dir. Anibal Cetrangolo

18.6.09

Vicenza Ukulele Fest

27-28 Giugno 2009    Teatro Astra, Vicenza


Paul Moore  - Rob Mac Killop - Veronica Sbergia - Max de BernardiYan Yalego - Carlo de Toma (Jazzlele) - The Uke Box - Jaynickel & ZAZA - Aaron Keim

Concerti - workshops - mercatino - sessions - danze - e magari incontrate la Cometa

Peace & Uke
.

29.5.09

Contro le chitarre, manganelli.

Da VeronaInforme:


Contro i giovani scatta la repressione di Tosi
Stasera 27/05/2009 a Verona, piazza dei Signori, verso mezzanotte sono arrivate  diverse pattuglie della polizia locale. Comandati dal vice capo dei  vigili, si sono imposti per fare rispettare l'ordinanza del  sindaco che vieta di suonare strumenti musicali dopo le ore 22. Come  ogni mercoledì, in piazza dei Signori, stasera c'erano moltissimi  giovani, che si ritrovano liberamente per parlare, suonare, vivere la  piazza cittadina fuori dal contesto commerciale, dei bar, dei locali.
I vigili hanno dapprima dato una multa (di 100 euro) ad un ragazzo che  suonava uno strumento a percussione. La protesta si è accesa subito, un  cumulo di ragazzi circondava le pattuglie chiedendo spiegazioni,  protestando, ironicamente facendo bolle di sapone vicino alle macchine  della polizia locale. Immediatamente è nata una colletta spontanea tra  le persone presenti, che ha coperto quasi subito l'intero ammontare  della multa.

Da notare che in piazza, stasera, era presente lo stato maggiore della  polizia, con vicequestore, vicecapo della digos, un numero imprecisato  di vigili e di poliziotti, che riprendevano e monitoravano la situazione. La polizia si è fermata in piazza presidiandola per un lungo lasso di  tempo, con l'evidente intenzione di scoraggiare il ritrovo.

Vedendo che la gente non se ne andava, il vice comandante della polizia  locale è penetrato, seguito da almeno 10 vigili, tra  le persone chiedendo le generalità ad un ragazzo che suonava una  chitarra. Con toni provocatori e mettendo per primo le mani addosso,  spingendo e trattenendo. Ha acceso da solo una piccola colluttazione coi  presenti. Immediatamente sono  arrivate in piazza almeno tre jeep della polizia, DALLE QUALI SONO  SCESI, CASCHI IN TESTA E MANGANELLI IN MANO i poliziotti formando un  cordone di fronte alla gente presente. Da notare ancora che l'arrivo dei  poliziotti è stato fin troppo tempestivo e brevemente deciso.  Immediatamente hanno circondato la gente che protestava e hanno portato  via,con la forza due ragazzi, menando le mani, calciando e  spintonando chiunque si frapponesse, anche solo per chiedere  spiegazioni. La digos, fino ad allora fintamente disposta al dialogo, ha  dato manforte operativa (con mano pesante) al sequestro dei due ragazzi. (...)
Immediatamente, (...) è nato un  corteo spontaneo al grido "Verona città libera, liberi tutti subito" fino ad  arrivare alla questura, dove i ragazzi hanno protestato, bussando  vivacemente al cancello della questura. (...)
Epilogo: dopo che la digos si è frapposta intavolando una falsa e  ipocrita discussione, i due ragazzi sono stati rilasciati, con la  denuncia di: resistenza a pubblico ufficiale, con aggravante, e rifiuto  di fornire i documenti, sempre con aggravante.
Tutto ciò (...) è documentato tramite filmati, testimonianze  e, stanotte, tramite un referto medico di uno dei fermati.

Verona, una città che odia la musica e la gioventù.

Niente paura: siamo in campagna elettorale!

27.5.09

SoundArt

Una breve sintesi e alcuni spunti di riflessione dalla conferenza che Staffan Mossenmark, soundartist svedese, ha tenuto il 18 maggio scorso alla Biblioteca Civica di Verona, nel quadro delle iniziative S.A.C.S. (Sound Art in City Spaces).
Mossenmark collabora con il Conservatorio di Musica di Verona da alcuni anni ed è uno dei principali animatori del progetto Verona Risuona, fin dalla prima edizione.



Il desiderio di annullare la distanza tra performer e spettatore hanno spinto Staffan Mossenmark ad intraprendere un cammino che da compositore di musica contemporanea l'ha portato alla SoundArt.
I luoghi tradizionali deputati all'esecuzione musicale (teatri, sale da concerto, ecc.) sono costruiti in modo che vi sia una barriera fisica che marca lo spazio e ne identifica due porzioni ben distinte per il pubblico e per il gruppo che si esibisce. Egli identifica, quali spazi più idonei per abbattere questa separazione e favorire l'incontro, i luoghi pubblici.
La piazza è nella città lo spazio simbolo della democrazia, quello dove si incontrano e dialogano le anime diverse della società. La piazza è il luogo del "free speech", cioè non solo della libertà di parola, ma anche della sua pratica.
E dove ciascuno e ciascuna pratica la libera espressione, per il sistema di dominio è impossibile esercitare il suo controllo.

Da parte del SoundArtista vi è un interesse etico per ciò che avviene in un luogo pubblico. L'arte entra nella società, ne diventa parte.



Da punto di vista della pratica artistica, Mossenmark ci ha parlato del suo interesse per i suoni ordinari, quelli così "normali" che appartengono alla conoscenza di chiunque, al di là della propria tradizione o cultura musicale. In questo, vi è un consapevole obiettivo sociale, che vuole abbattere qualsiasi tipo di confine, qualsiasi rapporto di potere.
Il suono grezzo viene poi sviluppato dal SoundArtista: elaborato, inserito in un flusso sonoro più complesso, inserito in un contesto rappresentativo, o anche solamente messo sotto una lente che lo "rivela".

Quest'ultimo tipo di intervento elementare ha dato il via al progetto della Mappa Sonora della città di Göteborg. Alla determinazione dei luoghi "interessanti" sotto l'aspetto del suono può partecipare chiunque, segnalando un determinato punto della città e dandone al gestore del progetto una descrizione emozionale attraverso elementi grafici astratti.

Ovviamente, il solo fenomeno sonoro non è estrapolabile dal contesto che lo genera. Il fatto stesso che un fatto sonoro normalmente trascurato in quanto ordinario venga considerato come episodio carico di valenze estetiche crea uno straniamento: l'atto che genera il suono (ad esempio l'uso di un motore: The Beauty and the Beast, Wroom!, Good Vibrations) assume una consapevolezza che lo fa entrare a far parte dell'atto artistico.


Ancora, sulle molteplicità offerte da questo modo di procedere ci dà interessanti spunti il progetto Iron: 20 culturisti ben oliati, a torso nudo, trascinano lungo un'ampia strada delle sottili barre di ferro lunghe 6 metri, che emettono un suono stridente ed argentino. I culturisti rappresentano con (inconsapevole?) ironia l'iconografia del muscolo, il suo culto, il suo miscuglio di brutalità e quasi femminile vanità, mentre portano non oggetti pesanti, che emettano un suono grave, violento, ma leggere barre dal suono sottile, ricco di armonici acuti.
I simboli, le implicazioni, le suggestioni sono chiare ed eloquenti. La comunicazione, diretta, immediata, non verbale.

Ho chiesto a Mossenmark come nasce un progetto e quale interesse avesse per lui il suono in quanto fenomeno astratto.
Mi ha risposto, sinteticamente, "spostando lo sguardo" in un modo che ho trovato assai efficace e chiarificante, che la cosa più importante è il luogo.
Luogo inteso nel senso più ampio di un ambiente comprendente, oltre alle sue caratteristiche "oggettive", tutta la ricchezza della dimensione umana, la presenza fisica delle persone e la funzione simbolica del loro agire e "presentarsi" nel luogo stesso.
La SoundArt è una diversa forma di democrazia.
.

13.5.09

Verona Risuona 2009

La cometa è un convinto sostenitore di tutte le occasioni di aggregazione, di incontro, di vita sociale, contro la paralisi e la paura, propugnata e perseguita dall'attuale amministrazione comunale di Verona come politica della città e vita sociale.
Passando dalla terza alla prima persona, Ci sarò anch'io. Invito tutti, non ad assistere ma a partecipare!

Verona Risuona [RICONVERSIONE SONORA DI SPAZI URBANI] è un percorso sonoro che dal 2007 invade annualmente di note il centro storico con concerti per strumenti insoliti, installazioni interattive, performance di musicisti, ballerini e semplici passanti.



Un laboratorio aperto alla cittadinanza, che punta ad avvicinare il pubblico alla musica d’avanguardia, coinvolgendolo in prima persona per abbattere le frontiere tra fruitore ed esecutore.





La musica esce dai luoghi istituzionali e si impadronisce del tessuto urbano, dimostrando che la creatività è la carta vincente per coinvolgere la gente e stimolarne la passione e l’interesse culturale.


Evento Promosso dal Conservatorio Dall’Abaco e dall’Accademia Cignaroli di Verona in collaborazione con l’Accademia di Musica e Teatro dell’Università di Göteborg.



Verona Risuona diventa il più importante Festival Italiano di Sound Art, realizando il progetto, finanziato dall’UE, del laboratorio sonoro “SOUND ARTS in CITY’s SPACES” che coinvolge studenti e professori delle 5 migliori università in Europa. Una settimana di performance, concerti, laboratori e conferenze sulla Sound Art a Verona.

10.11.08

Ciao, Miriam!

Ieri sera è morta Mama Africa, la cantante ed attivista sudafricana Miriam Makeba. Aveva 76 anni.
Se ne  è andata dopo aver cantato ad un concerto che si è tenuto a Castel Volturno contro la camorra ed in solidarietà a Roberto Saviano.
La sua voce passionale, gioiosa, drammatica, sensuale, epica, la sua energia, la sua personalità ne avevano fatto un simbolo della lotta antiapartheid.
Fu condannata all'esilio nel 1963, fu negli USA dove il suo matrimonio nel 1968 col leader nazionalista nero non violento Stokely Carmichael le procurò l'annullamento dei contratti discografici. Si trasferirono quindi in Guinea.
Dopo la morte della figlia Bongi si stabilì a Bruxelles, da dove nel 1990 ricevette l'invito di Nelson Mandela a ritornare in patria.
Lo racconta qui.

Vorrei ricordarla con un momento particolarmente commovente per me:

17.10.08

Ragazze e ragazzi per la pace





* piccole impronte


Il 23 ottobre Pequeñas Huellas apre a Torino
Terra Madre 2008.

L’esibizione verrà replicata per il pubblico domenica 26 ottobre.

Gli artisti di Pequeñas Huellas, 280 ragazzi da tutto il mondo, si esibiranno a Torino al Palaisozaki, giovedì 23 ottobre alle ore 15, con un padrino e una madrina d’eccezione: Ramzi Aburedwan, il palestinese la cui immagine, scattata mentre da bambino lanciava pietre contro i carri armati israeliani, divenne simbolo della prima Intifada nel 1987, e Sarah Carrere M’Bodj, giovane artista senegalese. Per assistere all’inaugurazione è sufficiente compilare e spedire l’apposito modulo reperibile sul sito www.terramadre2008.org.
Lo ste
sso concerto, patrocinato dalla Regione Piemonte, verrà replicato domenica 26, alle ore 11.30 presso l’Auditorium Rai di Torino. Il biglietto d’ingresso, su prenotazione (da effettuarsi presso la sede dell’Associazione in Piazza Vittorio 5 a Torino; o telefonando al numero 347-7333502), ha un costo di 10€ e gli incassi verranno devoluti a sostegno delle attività di Pequeñas Huellas.

Nel contesto di Terra Madre, infine, si terrà il Primo incontro internazionale di ragazzi per la pace, la tolleranza e il dialogo, dove giovani di ogni età e nazionalità si confronteranno sul tema “figli della terra”. Le conclusioni del work-shop, che sarà chiuso al pubblico, verranno riportate nel corso del concerto del 26 ottobre.

Pequeñas Huellas, fondata su iniziativa della violista da gamba Sabina Colonna-Preti, è un’associazione internazionale, nata a L’Avana nel 2004 e che oggi trova la sua sede a Torino. L’Associazione, che coinvolge artisti fra gli 8 e i 17 anni di ogni parte del mondo, vuole favorire lo scambio tra i giovani e la crescita e formazione del cittadino attraverso la musica, vista sia come disciplina sia come mezzo per stare gli uni con gli altri.

Informazioni e prenotazioni
Pequeñas Huellas
011-8391842 oppure 347-7333502

www.pequenashuellas.com


14.10.08

VERONA RISUONA 2008


UN PERCORSO S
ONORO TRA I LUOGHI PIÙ SIGNIFICATIVI DEL CENTRO STORICO, LUNGO IL QUALE SI POTRÀ ASSISTERE E PARTECIPARE A CONCERTI PER STRUMENTI INSOLITI, AZIONI COREOGRAFICHE ESTEMPORANEE E INSTALLAZIONI SONORE INTERATTIVE. PERFORMATI DA DECINE TRA MUSICISTI, DANZATORI, COREUTI, FIGURANTI E PASSANTI OCCASIONALI.








Obiettivi del progetto sono:

* Abbattere le frontiere territoriali tra fruitore ed esecutore/esibizione musicale;

* Avvicinare la musica d’avanguardia al pubblico cittadino

* Trovare un nuovo pubblico e comunicare con la gente di Verona

* Fare in modo che persone provenienti da diverse realtà lavorino insieme come artisti

* Uscire dalle sale da concerto, teatri, atelier, ecc. ed entrare nei luoghi pubblici (piazze, strade, ecc.)

- Giovedì 16 ottobre: ANTEPRIMA, performance di Staffan Mossenmark all’apertura della fiera ArtVerona, con la partecipazione di elementi dell’orchestra VRIO (VERONA RISUONA IMPRO ORCHESTRA).
- Sabato 18 ottobre: VERONA RISUONA 2008

http://www.veronarisuona.com/

21.9.08

dom taty tomka


Nei giorni mi è caduto tra le mani un disco che non ascoltavo da tanto tempo: “dom taty tomka” di Alfredo Lacosegliaz, uscito nel 1997 per la collana dei dischi del Manifesto.

Ho deciso di scriverne perché, contrariamente alla maggior parte delle produzioni discografiche che ho “consumato” da troppi ascolti appena acquistate, questa mi ha ancora sorprendentemente emozionato e commosso.

Il suono è atroce, anche per me che sono poco sensibile all'approccio estetico. I suoni sono secchi, rasposi, stridenti, non c'è spazio, non c'è profondità, e il laborioso ordito dell'arrangiamento non è molto chiaro, perché spesso i livelli degli strumenti sono squilibrati.

A parte questo, il suono da registrazione “sul campo” alla De Martino o Carpitella non manca di un suo fascino urticante. D'altra parte, la scrittura musicale non indulge in romanticherie. Eccettuato lo struggente “legkaja nostal'gija” che chiuse il disco, le altre 13 tracce non cedono mai la pulsazione ritmica sempre sorprendente e tormentata. Su questa pista accidentata di basso e percussioni, la scrittura personalissima di Lacosegliaz (che è stato arrangiatore delle cose più belle di Moni Ovadia) snocciola linee intricate, improvvisazioni, sciabolate.
Si sentono reminiscenze balcaniche, slave, russe, adriatiche...

I testi sono in italiano, furlan, greco, serbo, sloveno, polacco. Le fonti d'ispirazione sono eterogenee: popolari, letterarie, originali.

Voglio qui riportare il testo, scritto dello stesso Lacosegliaz, di “etsi pame embrós” (tradotto dall'originale in greco)

Sempre non si può
essere all'altezza delle proprie sensazioni non si può.
Se allusione c'è
inutile spiegarla a chi non la sa già.
Gente mia che mai
si è chinata serva a poter dire "è sacrosanto tutto ciò"
Adesso va così
tra spintoni e urti e gioie quasi mai.

Ironia partì
a dispetto che
ebbra tra di noi scalciando in estasi passò
ma Dio ne decretò
l'esilio e ancor di più
spogliata di virtù infierendo la prostituì.

Si va un po' così
in questa valle d'ombra o sabbia o perlomeno grande caos.
Autoanalisi
psicodrammi e in più meditazioni zen.
Avanti un po' così
tra menti confuse, niente misticismi, orgogli, volontà
si va un po' così
tra bambini orrendi e orrende verità.

La mia gente che
ribelle esagerò
ha energie semmai per ricordare che fallì.
Vitelli d'oro e poi
pagani e filistei
masse senza dei, lerciame, fecce e brutti eroi.

Peccati chi non ha
la prima pietra scagli e veda dove imparziale colpirà.
Detto tutto ciò
eserciti feroci, morti, atrocità.
Certo il saggio sa
che sperare è vano tanto quanto ci riserva l'aldilà.
Possibilità
si può intrasognare forse in santità.

Ma Dio tu ci stai
giocando a scacchi con
chi vomita con noi la più malsana umanità.
Ma Dio di pietà
risvegliati se puoi.
Responsabilità, lo sai, la devi a tutti noi.

Lacosegliaz porta con sé, nel suo bagaglio di cittadino del mondo, l'eredità di orgoglio, dignità e dolore di un mondo sospeso nella sua storia di crocevia di lingue e culture che rimangono in potenza, represse come sono in un mondo che è passato dalla follia della dittature nazionaliste a quella della globalizzazione forzata. "Si è perso il sonno per la troppa banalità / non certo pazzi nell'annaspare in questa melma." (Big Bang)


Scarica la traccia 11: dom taty tomka.mp3

9.6.08

Les mots sont allés


14 giugno 2008 ore 17,30
Verona - Chiesa di S. Domenico
via del Pontiere
ingresso gratuito


LES MOTS SONT ALLÉS


Gaetano Nasillo violoncello

Programma:

Johann Sebastian Bach
Suite n. 1 in sol maggiore a violoncello solo senza basso BWV 1007 (1720 circa)
preludio
allemanda
corrente
sarabanda
menuetto I-II-I
giga
Luciano Berio
Les mots sont allés, “recitativo” pour cello seul, 1979
Benjamin Britten
Suite for Cello op. 72, novembre- dicembre 1964
Canto primo: Sostenuto e leggero
I Fuga: Andante moderato
II Lamento: Lento rubato
Canto secondo: Sostenuto
III Serenata: Allegretto (pizzicato)
IV Marcia : Alla marcia moderato
Canto terzo : Sostenuto
V Bordone: Moderato quasi recitativo
VI Moto perpetuo e Canto quarto: Presto

23.5.08

Giulio Caccini: Le Nuove Musiche


Con questo post, comincio a condividere alcuni testi di un certo interesse nell'ambito della musica e della cultura dei secoli passati, che è il mio ambito principale di lavoro.
Per strumentisti e cantanti interessati alla prassi esecutiva del XVII secolo, ecco un testo di grandissima importanza: Le Nuove Musiche di Giulio Caccini, pubblicato a Firenze da Marescotti nel 1601.
Lo trovate qui:
http://publishing.yudu.com/Freedom/Advc9/GiulioCacciniLaNuove/
Giulio Caccini, detto Giulio Romano, nacque a Roma, nel 1551 e morì a Firenze nel 1618. Fu compositore, cantante, insegnante di canto e polistrumentista. E' importante soprattutto per "Le Nuove Musiche", un volume di brani vocali solistici con basso continuo, preceduti da un interessante saggio introduttivo.
Caccini prese parte alla Camerata de' Bardi e in particolare il contatto con Girolamo Mei e Vincenzo Galilei fu determinante per l'elaborazione del nuovo stile monodico. Egli pubblicò un cospicuo numero di arie a voce sola (tra cui la celeberrima già all'epoca "Amarilli mia bella", ripresa, ripubblicata ed arrangiata in tutta Europa) e compose, tra l'altro, l'opera "Euridice" (1602), sul libretto di Rinuccini già utilizzato due anni prima da Jacopo Peri.

Per chi desideri una buona edizione cartacea del facsimile, consiglio quella della S.P.E.S.