Visualizzazione post con etichetta fascismo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fascismo. Mostra tutti i post

22.2.10

Se guardi questo video, poi morirai!



E invece, siamo ancora vivi.
Vivi, ma forse ancora un po' meno umani.

Come è stato possibile permettergli di dire in pubblico quelle cose?

Come ha potuto la gente dimenticare la sua Storia?
Vittorio Emanuele III e le guerre coloniali, l’apertura al Fascismo, l’entrata in guerra, la mancata difesa di Roma e la fuga a Brindisi...
Umberto II e il non riconoscimento del referendum istituzionale del ‘46...
Come può ignorare la delinquenza e l’arroganza dell’attuale Vittorio Emanuele, assassino, ladro e truffatore?

E dunque, con quale coraggio, a valle di questi fatti, quel bellimbusto si può permettere di cantare un testo simile?

Allora, siamo coerenti: il prossimo anno mandiamo a cantare, che so io, Fabrizio Corona e Roberto Fiore, oppure Dell’Utri e Tarantino (quello delle escort, non Quentin!).
Ed abbiamo il coraggio di farli vincere.

E’ piuttosto sconfortante constatare che uno straccio di parvenza democratica sia stato salvato dal benefico potere occulto di Maria De Filippi.

19.11.09

Un Natale bianco, candido... quasi ariano

A Coccaglio (BS) la giunta di destra sceglie le feste natalizie per avviare la pulizia etnica.
La notizia da Repubblica è qui.
A proposito di quello che si diceva sul crocifisso, dichiara l'assessore leghista Abiedi: "per me il Natale non è la festa dell’accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità". Ancora una volta, si dimentica che essere cristiani non è un fatto di identità, ma di valori.
Tremendamente grave, per me, è la scelta del nome dell'operazione: White Christmas. Richiama miti sulla razza bianca (come dire: il Natale è solo della razza bianca), che serpeggiano ancora nel background culturale di qualcuno qui da noi.




C'è poco da ridere e molto da vigilare.

16.7.09

WE SHALL OVERCOME!!

E' una giornata atroce, in cui mi vergogno della mia nazionalità.
Il VOSTRO presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato la famosa legge sulle “Disposizioni in materia di pubblica sicurezza”, nonostante l'ampia movimentazione della gente, intellettuali e persone comuni. [Trovate una scheda con le nuove disposizioni qui.]


Napolitano avrebbe dovuto opporre un deciso rifiuto alla firma, in quanto l'attentato ai diritti basilari della persona sanciti dalla Costituzione è palese ed evidente anche a chi non sia esperto di diritto costituzionale.

Per cominciare, con il divieto ai matrimoni misti si impedisce, in ragione della nazionalità, l'esercizio di un diritto fondamentale quale quello di contrarre matrimonio senza vincoli di etnia o di religione; diritto fondamentale che in tal modo viene sottratto non solo agli stranieri ma agli stessi italiani.

Allo stesso modo, chiedo al VOSTRO presidente se secondo lui non è lesivo dei diritti della persona la discriminazione che impedirà di curarsi o curare i propri figli e familiari, di inviare denaro all'estero, di affittare un appartamento, di ottenere atti civili.
Pensate: le madri non potranno più riconoscere i propri figli, e saranno costrette a nasconderli e a non portarli a scuola o dal medico, per evitare che il VOSTRO stato li possa rubare, rapire, per darli in adozione a coppie in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Viene sottratto ai bambini ed alle bambine il diritto basilare ad un nome (previsto dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che l'Italia si e' impegnata a rispettare), all'istruzione, alla salute, li si costringerà, insieme ai loro genitori, alla marginalità, all'invisibilità.


Mai nella storia italiana si era giunti così in basso. Mai, neppure nelle leggi razziali del 1938, era stata toccata tale barbarie: sottrarre i figli alle legittime madri. Una donna italiana ritenuta colpevole di asassinio, strage o genocidio può comunque tenere con sé il proprio figlio, ma evidentemente per il parlamento italiano il reato di clandestinità, che Napolitano, garante della Costituzione, ha avallato, è più grave ancora.


* * * * * *
A codesti politici razzisti, squallidi avvoltoi che si pongono al di fuori della Comunità internazionale, della civiltà, che vorrebbero procedere in retromarcia il cammino della Storia annullando le conquiste della razza umana...
a questo popolo da cui prendo le distanze, che è stato servo, migrante, mendicante di briciole alla mensa degli altri Paesi (e tornerà presto a mendicare), a questo popolo di ladri, truffatori e fascisti, a questo popolo che non conosce o ha dimenticato il valore della solidarietà, della libertà, dell'uguaglianza, della convivenza, dell'aiuto reciproco...
a questi tristi figuri che incontro per strada, nei negozi, negli uffici, in autobus, sub-umani, feccia del genere animale, io faccio una promessa, attraverso le parole di Peppe Sini:
Accadde molti anni fa a chi scrive queste righe di coordinare per l'Italia una campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano.
Ricordo chi mi diceva che era un impegno generoso ma inutile, che quel regime sarebbe durato mill'anni ancora.
Non e' andata cosi' in Sudafrica.
Non andra' cosi' in Italia, non si illudano i razzisti al governo.
Ancora e' nostro quell'antico canto:
WE SHALL OVERCOME.
Martin Luther King - We Shall Overcome!

5.6.09

Ieri, oggi e domani

Io e la mia compagna abbiamo due percezioni diverse sull'attuale svolta autoritaria della politica italiana.

Lei ritiene che non potrà mai più esserci un regime liberticida che ricalchi il ventennio fascista; la società attuale non sarebbe disponibile a vendersi la libertà di parola o di associazione, il multipartitismo e tutte le cose a cui è abituata e che considera “normali”, dovute; è certa che non torneranno le squadracce a prenderti solo perché ti sei espresso contro il regime di fronte a testimoni.
Io invece credo che il popolo italiano abbia avuto troppa fretta di autoassolversi per le malefatte della guerra e del fascismo e sarebbe pronto, in totale incoscienza, a rifare gli errori del passato; che l'impero coloniale e l'antisemitismo non sono riproducibili solo perché impresentabili nel quadro della politica internazionale.

Io penso che il razzismo sia tornato, come allora, accanto al nazionalismo (tra i nazionalismi ci metto anche quelli regionali delle varie leghe padane, montane e marine), lei che non sia altro che rivalsa di ex-poveri contro i nuovi poveri.
Ma secondo lei, quello che sta arrivando è un regime in doppiopetto forse peggiore del fascismo, infido, subliminale, che prima inibisce il bisogno di libertà della gente, annulla lo spirito critico attraverso i media, poi, eventualmente, legifera in tal senso, senza clamore né opposizione efficace. Un sistema che elimina la libertà spegnendone il desiderio dentro di noi.


Questo scenario che lei prospetta mi ha fatto venire in mente qualcosa. Anche a voi?
Ecco qui: il Piano di rinascita democratica della Loggia P2.
La manipolazione dell'informazione e dell'opinione della gente vi è espressa chiaramente:
Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti (...)
In un secondo tempo occorrerà:
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia; b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata; c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale; d) dissovere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit.”


Evidentemente, non è poi parso opportuno procedere a quest'ultima fase. Oppure è ancora da venire.
Nel piano, il quadro politico è dipinto con agghiacciante puntualità: il bipartitismo, il controllo dei media, la coincidenza tra potere economico e politico.
Si trovano espresse anche alcune istanze che hanno fatto e ancora fanno parte, guarda caso, dell'attuale agenda politica: il ritorno dei capitali dall'estero (lo “scudo fiscale”), la riforma della magistratura (riforma del CSM per porlo sotto il controllo del Parlamento, separazione e riorganizzazione delle carriere), riforma della Corte Costituzionale per limitarne le competenze e penalizzare i giudici che ne fanno parte, nuove leggi elettorali, l'abolizione delle province, la riduzione del numero dei parlamentari.
Pensiamoci, quando entriamo nella cabina elettorale.
“Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa”
(Licio Gelli, intervistato da Concita de Gregorio per Repubblica, 28/9/2003)

22.5.09

Bollettino meteo del malumore di Cometa.

Ci prendo gusto. Visto il successo, continua la serie dei post autoreferenziali.

Oggi, 22 maggio, dormito poco e male. In Italia si parla di:

Cattivi studenti, che picchiano la buona polizia.  Cattivi cattivi, come dimostra il fatto che hanno osato proteggersi con scudi di plexiglass e caschi dalle affettuose carezze dei manganelli tonfa. Beh, io che non c'ero sono molto grato a chi si è rovinato i polmoni con i micidiali lacrimogeni al CS perché tutti possano godere di un sapere che non sia merce, per riprendersi la città come luogo di libera aggregazione, di incontro, di  confronto, di espressione, di abbraccio, di lotta, senza controllo da parte del potere.


Buon Politico, uno che pensa alla governabilità del Paese, alla giustizia uguale per tutti i cittadini, infine al nostro benessere. 
Le dichiarzioni prese da RaiNews24.it:
"La giustizia penale e' una patologia nel nostro sistema. I giornali oggi dicono che non e' possibile criticare i giudici, ma criticare i giudici e' un diritto di ogni cittadino": dice il premier Silvio Berlusconi dal palco dell'assemblea di Confindustria. A questo passaggio la platea ha applaudito.  (...) "la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e tutto il potere è stato dato al Parlamento che è pletorico"(...) "La crisi ha una componente psicologica molto forte, che se alimentata come paura puo' contribuire a rendere la crisi piu' profonda. Sono profondamente addolorato quando vedo che giornali, tv e opposizione continuano a cantare la canzone del catastrofismo e del pessimismo". Per Berlusconi "il governo ha ben reagito restando a fianco di chi ha perso il lavoro e di chi ha piu' bisogno".

...sì, per rapinargli il portafoglio!

La "catastrofista e pessimista" ISTAT sostiene che  c'è stato un "calo record nelle vendite al dettaglio", mentre Confidustria dice che l'occupazione sprofonda. Alla faccia dell'ottimismo, voglio proprio vedere se alla fine della crisi tutti coloro che hanno perso il lavoro lo recupereranno. Non c'è altro ottimismo possibile, ammesso che non si muoia di fame o si vada a rubare prima.

Allora, vi ringrazio, cattivi studenti, "violenti e delinquenti", come ha detto Maroni...
Anche in Italia, come in Grecia, Francia, Spagna, pretendiamo la libertà, pretendiamo la giustizia, pretendiamo di poter tutti vivere del sudore della fronte.
Riprendiamoci la vita!



11.5.09

Italiani brava gente?

Nabruka Mimuni si è uccisa. O l'abbiamo uccisa?

Scrive l'Incarcerato:
Guai a voi che puntate il dito contro le altre nazioni ove dite che i diritti dell'uomo vengono calpestati.
Guai a voi che avete il coraggio di affermare che siamo un esempio di civiltà.

Il 7 maggio, una donna tunisina di nome Nabruka Mimuni, che da ben 20 anni lavorava qui in Italia, si è impiccata nel Centro di Identificazione ed Espulsione (ex CPT) di Ponte Galeria, a Roma.
qui il racconto della sua compagna di cella
Si è ammazzata perchè l'indomani sarebbe stata tradotta in Tunisia, una terra non più sua, irriconoscibile per lei, dove sarebbe stata sola e abbandonata.
Stava facendo la fila in questura per rinnovare il permesso di soggiorno come tutti gli altri. La polizia l'ha presa e sbattuta dentro quella specie di lager.
Il 6 sera sera le hanno comunicato che sarebbe stata espulsa e la mattina seguente le sue compagne di cella l’hanno trovata impiccata in bagno. Da quel momento le recluse e i reclusi di Ponte Galeria sono in sciopero della fame per protestare contro questa morte, contro le condizioni disumane di detenzione, contro i maltrattamenti e contro i rimpatri.
Nabruka lascia un marito, e un figlio. Era in Italia da più di 20 anni. È stata catturata due settimane fa dalla polizia mentre era in coda in Questura per rinnovare il permesso di soggiorno.
Se dobbiamo dare un nome a chi l’ha uccisa, non basterebbero le poche righe che ho a disposizione. Del resto, almeno qualche nome di questa lista lo conoscete già: intanto il ministro Maroni, che si è vantato della gente deportata in Libia senza neanche passare dai porti italiani; poi il partito del ministro e tutto il suo governo, che si apprestano a portare di nuovo a sei mesi il tempo di reclusione nei Centri di identificazione ed espulsione (CIE, gli ex CPT); e ancora la Croce rossa italiana, che gestisce il centro di Roma Ponte Galeria e diversi altri lager in Italia; e giù giù, tutti coloro che approvano, a voce alta o in silenzio, o che non si schierano apertamente contro questa vera e propria pulizia etnica.


Italiani brava gente?
Noi creiamo il reato di clandestinità. Noi, che abbiamo riempito il mondo di immigrati regolari e soprattutto irregolari, noi che abbiamo diffuso dappertutto la fama dell'italiano ignorante e sporco, ladro e truffatore, noi che abbiamo esportato le mafie.
Noi prolunghiamo la detenzione nei CIE, lager di stato.
Noi invochiamo l'apartheid in metropolitana, negli autobus, negli ospedali, nelle scuole.
Noi, di destra o di sinistra, respingiamo coloro che arrivano dal mare, contro ogni diritto, contro ogni umanità. Contro la Convenzione di Ginevra e la Convenzione europea dei diritti umani, alle quali formalmente aderiamo. E non solo oggi: nel 2005 vi erano già stati respingimenti collettivi verso la Libia, a causa dei quali l'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Noi nel 1997 abbiamo affondato una nave di poveracci che cercava di raggiungere le nostre coste, 100 persone mandate marcire sul fondo del Canale di Otranto. Noi di destra e di sinistra: il Partito Democratico ha, infatti, sostenuto fino in fondo, votandolo in Parlamento lo scorso gennaio, l’accordo firmato da Berlusconi lo scorso 30 agosto con Gheddafi a Bengasi. Un accordo che prevede esattamente questo tipo di collaborazione e di deportazioni illegali, perché sancite al di fuori di qualsiasi supervisione internazionale da parte delle Nazioni Unite. Una supervisione che non e’ un optional, ma un impegno sancito dalla legge che applica la Convenzione ONU sui Diritti dei Rifugiati.

Oggi noi dobbiamo prendere una posizione chiara.
Dire apertamente da che parte stiamo. Da quella dei torturatori, degli assassini, o da quella di chi dice "basta!".
Perché i lager sono sotto gli occhi di tutti e noi non possiamo affermare, come i tedeschi sotto il Nazismo, che "non sapevamo".

Lo possiamo gridare alla manifestazione nazionale del prossimo 23 maggio a Milano.
http://www.dachepartestare.org/

Lo possiamo e lo dobbiamo dire col nostro voto. Già il prossimo 6 e 7 giugno.
Ricordandoci che Piero Fassino, responsabile esteri del PD, ha dichiarato che il respingimento degli immigrati senza permesso «non è un’idea improvvisa, non nasce oggi. È un’azione di contrasto e di dissuasione dei clandestini che è prevista in tutti i documenti dell’Unione europea. E l’Italia l’ha applicata anche» ai tempi dei governi di centrosinistra.
E' quello di Fassino, il mondo che vogliamo?

.

9.5.09

Nel corso della Storia in contromano

Berlusconi: La sinistra voleva un Paese multietnico, noi no.

(Da RaiNews 24)


Una destra trista e autoreferenziale in delirio d'onnipotenza ritiene di poter fermare la Storia coi muscoli.
Sono punti neri sul naso di questo tempo. Strizzati o lasciati essiccare, spariranno non appena finirà l'orgia di salame e cioccolata del Paese bulimico.

28.3.09

Giù le mani dai bambini e dalle bambine!

Vorrei condividere un articolo che ho molto apprezzato da Femminismo a sud:

Bambini immigrati a scuola? Solo un 30%. I sovrannumerari vanno al macero...


 I bambini. I bambini e le bambine. Martoriati, dileggiati, bistrattati, discriminati. I leghisti vogliono impedire che i bambini, figli di immigrati senza permesso di soggiorno, possano ricevere cure, possano avere accesso ai servizi che garantiscono diritti alle persone, possano essere registrati all'anagrafe. I bambini vengono trattati da clandestini. La clandestinità sta per diventare un reato. I bambini vengono trattati come fossero delinquenti. Schedati, imbrattati di inchiostro per rubare loro le impronte.
Penserete che per i bambini figli di immigrati con permesso di soggiorno le cosa vadano meglio. Invece no. La gelmini e brunetta hanno avuto una gran brutta idea.(...)
Questi due geniali rappresentanti del governo hanno partorito la altrettanto geniale idea di creare un ulteriore discriminazione tra le discriminazioni.

Non bastava il fatto che in alcuni comuni governati dalla lega vorrebbero impedire che il bonus bebè possa essere destinato anche ai figli degli immigrati. Non bastava che già gli immigrati fossero regolati da flussi e da preferenze sulla base delle necessità (le badanti prima che gli operai) di figure professionali delle quali ha bisogno la classe medio-ricca in italia. Non bastava che a questi immigrati "regolari" la lega iniziasse a fare storie perché secondo loro bisognerebbe fare due graduatorie per i posti dei bimbi all'asilo, alla scuola materna e per le case popolari. Non bastava che si parlasse di classi separate, classi ponte, di divieto di matrimoni misti (cosa inserita nel decreto sicurezza e già ordinata da alcuni sindaci), di divieto di accesso ad alcune professioni, alle attività imprenditoriali, al possesso di proprietà. Non bastava questo e molte altre cose ancora. Bisognava toccare il fondo.
  Si tratta di bambini, soprattutto loro (la frequenza scolastica per gli immigrati diminuisce dopo il periodo obbligatorio). I due ministri vogliono limitare la frequenza scolastica di immigrati al 30%. Stabilire la percentuale per loro è garanzia di mantenimento dell'egemonia culturale italica e soprattutto religiosa e cattolica. Che persino tra gli studenti italiani vi siano differenze di tipo etnico, culturale e religioso non importa poichè dovranno fare esattamente come loro ordinano. Sono caserme, mica scuole. E non dovrà mai avvenire un sorpasso della razza inferiore su quella superiore.
Dopo una proposta di questo genere ci aspettiamo anche che specifichino le caratteristiche di questi bambini: che altezza dovranno avere? Che colore degli occhi? Che capelli? Come avverrà la selezione sulla base della razza? Chi avrà diritto e accesso all'istruzione in un paese nel quale l'istruzione è obbligatoria per tutti fino ai 16 anni? Per tutti ma non per gli immigrati? Come accerteremo che sul territorio italiano restera' solo un 30% di bambini da far accedere a scuola? E gli altri? Li abbattiamo? Li mandiamo al macero? Aborti preventivi? Niente gravidanze oltre il 30%? Deportiamo le donne in fretta e furia per farle partorire appena oltrepassato il confine con la spagna o la francia?
Follia per follia: non si potrebbe fare una roba a peso invece che a numero di soggetti? A chili invece che a percentuali? Andrebbe già meglio no? Cioè: facciamo che nella scuola pubblica possano accedere fino a - ci teniamo bassi - 200 kg di carne immigrata. Li teniamo magri, così mangiano meno e ci costano meno, possiamo anche abbassare gli stipendi ai loro genitori, così vedete che ricaviamo anche qualche etto e ci resta spazio per qualche avanzo di immigrato comunitario. Che ne dite? Non vi sembra geniale? 
Ci dica gelmini e ci dica brunetta, perchè siamo curiosissime, insomma: dove li mettiamo quelli in sovrannumero? Ma la scuola non doveva essere un diritto per tutti? Gli immigrati regolari pagano le tasse, ci sembra, quindi pagano anche il diritto alla scuola pubblica. Allora gli faremo pagare meno tasse?
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/storia/gani/assets/difesa_della_razza_bis_242x283.jpgCome si risolve questa questione? Davvero non comprendiamo. Oppure si. Toh. guarda. Non si tratterà mica di un'altra legge razziale? Chi furono gli ultimi di razza, etnia, religione diversa cui venne impedito di frequentare la scuola pubblica? Gli ebrei ci sembra... e quello che accadde dopo non fu granchè carino. Proprio no. Preoccupiamoci.
Ecco quello che accadde, tra le altre innumerevoli cose, in nome della difesa della razza:
31 Marzo 1933: Agli ebrei fu negata l’assistenza medica statale
1 Aprile 1933: Gli insegnanti ebrei furono esclusi dall’insegnamento nelle scuole  municipali (statali)
Aprile 1933: Ai bambini non ariani fu vietato giocare con i bambini ariani
7 Aprile 1933: Gli impiegati ebrei furono esclusi dagli uffici pubblici
22 Agosto 1933 Agli ebrei fu vietato l’accesso in spiaggia
Aprile 1935 Gli ebrei potevano sedere solo su panchine contrassegnate da un segno giallo
10 Luglio 1935 Ai giovani ebrei fu vietato passeggiare in gruppi composti da più di 20 persone
15 Settembre 1935 I matrimoni e rapporti extra-matrimoniali tra tedeschi ed ebrei furono dichiarati punibili con la carcerazione.
22 Marzo 1938 Solo i tedeschi ariani avevano il diritto di avere delle proprietà
26 Aprile 1938 Gli ebrei furono obbligati a dichiarare la loro situazione finanziaria così che i loro averi potessero essere acquisiti dal governo
12 Novembre 1938 Agli ebrei fu vietato l’esercizio del commercio e dell’attività imprenditoriale
15 Novembre 1938 Ai bambini ebrei fu vietata la frequenza nella scuola pubblica
http://www.bdsmovement.net/files/u12/stop-apartheid-kids.jpg24 Marzo 1939 Gli ebrei furono obbligati a rimuovere le rovine delle sinagoghe che erano state distrutte e fu vietato loro di ricostruirle
30 Aprile 1939 Gli ebrei potevano essere allontanati dalla loro abitazione senza motivo e senza preavviso
24 Marzo 1941 I bambini ebrei avevano accesso all’uso dei trasporti pubblici solo se la loro scuola distava più di 5 chilometri da casa
1 Settembre 1941 Tutti gli ebrei al di sopra dei 6 anni furono obbligati a portare la stella gialla con la scritta ‘ebreo’.
20 Giugno 1942 Ai bambini ebrei fu vietata la frequenza scolastica

I bambini e le bambine sono il nostro futuro. Noi siamo morti, abbiamo costruito una società ingiusta discriminatoria e senza umanità, né amore.
Loro sono la nostra vita.
Rispettiamoli. Facciamolo per noi, se non sappiamo farlo per loro.

2.2.09

Cattive compagnie

Le aberranti dichiarazioni revisioniste di tal don Floriano Abrahamovicz, esponente lefebvriano ben ambientato nel NordEst, non hanno preso in contropiede chi segue attentamente le vicende di questo disgraziato Veneto.

Questo signore, riammesso con i suoi sodali nel seno della Chiesa Cattolica
(d'altra parte, ricordo che lo stesso Lefèbvre, dopo la scomunica, dichiarò di avere ancora buoni amici e sostenitori in Vaticano, tra i quali il card. Oddi ed il card. [non indovinate?] Ratzinger)
si era già distinto in un breve cameo all'interno di una puntata di Anno Zero del 2006, in cui, commentando la sua lettura dell'autobiografia di Priebke, disse: "Non lo chiamerei boia". Ma a Verona aveva più volte sfilato accanto ai leghisti locali, in primo luogo l'attuale sindaco della città scaligera, Flavio Tosi.
Oggi, il primo cittadino cerca di rifarsi una verginità.

Ecco una stralcio da L'Arena - il Quotidiano di Verona di ieri, I febbraio 09:


IL CASO. Il sindaco spara a zero su don Floriano Abrahamowicz dopo le sue frasi negazioniste sulle camere a gas
Tosi «scarica» il prete dei raduni leghisti
(...) Per la Lega, don Abrahamovicz non è certo uno sconosciuto, visto che ha partecipato a molte iniziative del Carroccio. A Vicenza, davanti ai ministri Maroni e Calderoli, aveva benedetto il crocifisso destinato al Parlamento del Nord. E a Verona, su invito di Matteo Castagna - «La chiesa dell’unico messia non chiede scusa a Caifa», scrive quest’ultimo sul suo sito - responsabile di Padania cristiana, don Floriano è venuto spesso. Nel 2005 guidò un rosario contro il Gay pride cui partecipò anche l’allora consigliere comunale Tosi, il quale, ora, distingue tra un’iniziativa contro una manifestazione «per molti versi eccessiva» e il celebrante che non aveva ancora detto frasi riduttive sulla Shoah.


Qui si trova qualche notizia in più sull'idillio ora terminato tra i politici locali veronesi e don Floriano.

Tuttavia, la scarsa cautela di Tosi nello scegliersi i compagni di campagna politica non si esaurisce qui. Di nuovo, vi segnalo, tra i consiglieri comunali eletti nella lista civica del sindaco, Andrea Miglioranzi, esponente di Fiamma Tricolore, cantante dei Gesta Bellica, gruppo nazirock autore di pezzi che inneggiano a Rudolf Hess ("Senza colpe l'han rinchiuso e alla fine l'hanno ucciso"), a Priebke, agli Afrikaner dell'apartheid. Una canzone recita: "Io sono camicia nera la mia Patria é la mia bandiera".

Ed io che credevo che la bandiera di un amministratore fosse la democrazia.

...

5.11.08

Almanacco

Oggi, 4 novembre.
Tempo di schifo.
Si festeggiano i Santi
traditori signori ufficiali
che la guerra l'avete voluta
scannatori di carne venduta
e rovina della gioventù.
 Oggi la percentuale di poveri è dell'11% (fonte ISTAT) e si prevede che nel corso di quest'anno l'85% dei mutui non potranno essere pagati. Auguri a tutti quelli che non sono banchieri, top manager di Alitalia o altro, discendenti legittimi o illegittimi dei Savoia.
 
Pensiero del giorno
Marcello Dell'Utri - eletto nelle file del Popolo della libertà nonostante una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e una condanna in Cassazione per frode fiscale -  dice: "L'Antimafia costa troppo e non è produttiva". "Antonio Mangano - lo stalliere di Arcore, pluricondannato e accusato di reati di mafia - "è stato un eroe". "Mussolini? Un uomo di valore, dal punto di vista sia umano che culturale."

Lo sapevi?

La retribuzione dei dipendenti pubblici dal 1° gennaio 2009 diminuirà di una somma compresa tra 80 a 250 euro al mese. CISL e UIL esultano: "Una nostra  grande conquista!".

I vigili di Verona non potranno scioperare con gli altri dipendenti pubblici: saranno impegnati nel fare rispettare ai cavalli il Codice della Strada (tutto vero!).

Brunetta propone di usare gli emoticon per dare i voti ai dipendenti pubblici. Con tre :-(  oppure cinque :-| oppure :-/  licenziamento. CISL e UIL si felicitano per il ritorno in auge della  "giusta causa".

La RAI comunista ha ricevuto una visita "persuasiva" dei baldi squadristi di Casapound. Hanno suonato, ma era tardi e nessuno ha aperto loro. Allora hanno deciso di proporre un loro nerboruto aderente alla carica di presidente della commissione di vigilanza.

Però....

Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti.

31.10.08

Ora ci sentiamo più sicuri

Grazie in particolare al poliziotto, quello con la maglia azzurra, il quarto da sinistra.
L'ho preso dal blog di Federica Sgaggio.

30.10.08

The day after Gelmini

The day after l'approvazione del decreto Gelmini.
Un'operazione essenzialmente autoritaria, non per nulla sigillata magistralmente dall'attacco agli studenti da parte di picchiatori di Casapound (infiltrati nelle file del Blocco Studentesco) armati di spranghe, bastoni e cinghie chiodate sotto l'occhio "distratto" della polizia(*).
Curo l'amarezza con dosi di buone letture, per ritrovare la forza, la "santa rabbia". Ne condivido qualcuna.

Da "Avviso agli studenti" di Raoul Vaneigem, Nautilus, Torino, 1996 (i grassetti sono miei):
Nel dicembre 1991 la Commissione europea ha pubblicato un memorandum sull'insegnamento superiore. Vi si raccomandava alle università di comportarsi come imprese sottoposte alle regole concorrenziali del mercato. Lo stesso documento auspicava che gli studenti fossero trattati come dei clienti, incitati non ad apprendere ma a consumare.
I corsi diventavano così dei prodotti, i termini "studenti", "studi", lasciavano il posto ad espressioni più appropriate al nuovo orientamento: "capitale umano", "mercato del lavoro".
Nel settembre 1993 la stessa Commissione recidiva con un
Libro verde sulla dimensione europea dell'educazione. Vi si precisa che, sin dalla scuola materna, bisogna formare delle "risorse umane per i bisogni esclusivi dell'industria" e favorire "una maggiore adattabilità di comportamento in maniera da rispondere alla domanda del mercato della manodopera".
Ecco come lo zoom insudiciato del presente proietta come futuro radioso la forza esaurita del passato!

Una volta eliminato quel che sussisteva di mediocremente redditizio nella scuola di ieri - il latino, il greco, Shakespeare e compagnia -, gli studenti avranno finalmente il privilegio di accedere ai gesti che salvano: equilibrare la bilancia dei mercati producendo dell'inutile e consumando della merda.
L'operazione è sulla buona strada perché per quanto si dicano diversi, i governi aderiscono all'unanimità al principio: "L'impresa deve essere impostata sulla formazione e la formazione sui bisogni dell'impresa."

Da "La creatura e il virus del dominio" di Danilo Dolci, Ed. L'argonauta, Latina, 1987 (idem per i grassetti):
Il malato più pericoloso è forse quello intimamente forzato a parassitare deformando fino a ferire e distruggere sottilmente gli altri, quando non si sa malato e anzi scia, cavalca, pilota il suo panfilo, guida clamorosamente il suo jet apparendo aitante, efficiente - o incede riverito e temuto per la sua dottrina -, accettato quasi con ammirazione nella sua pericolosa eleganza dai contagiati: tanto più pericoloso quanto la sua follia da solitaria riesce divenire norma ambita.
[...] Il più pericoloso sorridendo rompe gli altri dentro senza insanguinarsi le mani, in serie, senza nemmeno dichiarare guerra. Non pretendendo certo gli altri uguali a sé ma allineati al proprio séguito secondo i suoi schemi, elimina chi tende alla salute, dimostra che
questo è il suo diritto. [...]
Il malato più pericoloso è quello che coltiva, conscio o inconscio, il modello dei virus. Se, abilmente furbesco nelle tecniche (usando antichi e moderni strummenti di penetrazione-subordinazione, dalla politicheria ai giornali complici alla sinuosa propaganda televisiva [...]), riesce a inoculare il modello dei virus a chi manca della coraggiosa disciplina prospettica per affrontare, da sé e con gli altri, le incognite talora vertiginose della vita creativa.
Tanto più pericoloso, quanto più riesce ad edificare vaste fabbriche, imponenti grattacieli, invitanti
lager (Arbeit macht frei) in cui alleva inoculate schiere di polli, scolari e operai, sottilmente assuefacendo organismi all'esproprio vitale.
I più dannosi approfittano dei bambini, colpiscono e feriscono e mozzano tutto il futuro deformandone la tenerezza, cercando interdire nell'intimo germinare di ognuno il rafforzarsi di un proprio immunitario sistema culturale-morale.
I folli più pericolosi tentano ridurre le creature come molecole di cui nel complesso sia esattamente prevedibile, controllabile e regolabile dall'esterno il movimento comportamentale: come in liquidi amorfi, aumentandone l'energia disponibile e il consumo, in vortici privi di senso.
(*) Alcuni documenti sull'avvenimento:
video, l'articolo del testimone Curzio Maltese, analisi delle immagini: metodo Kossiga?.
Update 31/10/08: l'ultimo video che segnalavo è stato rimosso. Ipotizzava, dall'analisi di varie immagini e riprese video, che uno dei componenti del gruppo di picchiatori fosse in realtà un poliziotto infiltrato. Maligno come sono, mi sa che ci aveva imbroccato. Un infiltrato che viene smascherato è bruciato.
Update 2, sempre 31/10/08: Francesco Nitto Palma, sottosegretario all'Interno, durante l'informativa urgente del Governo alla Camera, ha detto che gli incidenti scoppiati l'altra mattina a piazza Navona tra studenti di diverse fazioni politiche sarebbero stati provocati dagli studenti della sinistra. Deputato di FI, Nitto Palma è stato promotore nel 2002 di un emendamento per dare l'immunità ai parlamentari: secondo la sua proposta, i processi a carico dei parlamentari sarebbero stati sospesi fino al termine del mandato; inoltre si è speso in prima persona contro le varie proposte volte a ridurre il compenso dei parlamentari, bollandole come demagogiche.
Update 3:  Nuove foto, sempre più evidenti, sulla strategia di attacco: da Repubblica.it

27.10.08

Culti ammessi

C'è una cosa molto grave che sta avvenendo nel nostro Paese.
Una situazione che avvicina pericolosamente il sentire comune di oggi (impropriamente detto "buon senso") e la deriva più atroce, liberticida e discriminatoria del fascismo.

In molte città, soprattutto nel norditalia, le amministrazioni comunali escogitano penosi espedienti per impedire la libera associazione per preghiera o attività comunitarie degli immigrati di religione islamica.
Ciò che trovo preoccupante è il fatto che a queste situazioni si oppone un atteggiamento (tanto da parte della gente comune che di componenti del clero cattolico e di politici di centrosinistra) che si vorrebbe liberale: noi siamo favorevoli a forme di culto di qualsiasi religione, a patto che le "altre" religioni rispettino le nostre regole.

Abbiamo qui un primo punto: differenza sostanziale di trattamento tra cattolici ed altre religioni.

Quali sono queste "regole"? Semplificando molto, direi rinuncia a radicalismo o fondamentalismo, rinuncia al proselitismo, rinuncia ad attività politiche.
Questo, secondo molti, faciliterebbe l'integrazione di queste persone nella nostra società.
In altri termini: i "diversi" dovrebbero essere non troppo diversi, non troppo visibili, non troppo critici... per il loro bene.
Da qui ad ipotizzare la possibilità di un controllo di ordine pubblico degli altri culti il passo è breve.

Tra le leggi razziali emanate dal governo Mussolini, trova posto anche la famigerata legge sui culti ammessi (24 giugno 1929, n. 1159). La formula "culti ammessi", che fin dal codice penale Zanardelli del 1889 aveva designato onnicomprensivamente tutti i culti, cattolico compreso, veniva ora riferita esclusivamente alle confessioni di minoranza. Essa portò una serie di gravi restrizioni alla libertà dei culti e diede avvio un periodo di sempre crescente ostilità verso le minoranze religiose. La libertà di discussione in materia religiosa era limitata dalla spada di Damocle del divieto di propaganda religiosa; i culti venivano ammessi a condizione di non professare "princìpi contrari all’ordine pubblico o al buon costume", e la concreta verifica di ciò si traduceva necessariamente in un controllo statale sui princìpi religiosi professati; era normale, per esempio, la presenza dell'ispettore prefettizio durante lo svolgimento delle riunioni di culto. (per una trattazione più approfondita, consiglio questa pagina tratta da un ampio testo di Antonio Zappino)

A me pare che tanta liberalità di oggi assomigli pericolosamente alla logica che ha ispirato la mussoliniana legge sui culti ammessi.
Chi parla di integrazione nella nostra società sta di fatto dicendo che sono gli altri che devono spogliarsi della loro individualità, che devono disintegrarsi per entrare per la porta stretta di casa nostra. Cioè l'esatto contrario del senso del lemma società: l'unione di soci, di eguali, impegnati in un'impresa comune.

13.10.08

Violenza (1)


Perché tante persone scelgono la violenza?
Cosa offre aver sovrastato un altro corpo? Averlo colpito, ferito, forzato, violato, distrutto?
Non lo so. Non l'ho mai provato. Quando ho alzato le mani su qualcuno, poi non stavo bene. Nulla di cui essere orgoglioso.
Solo nell'incontro con l'altro, con l'altra, posso uscire dalla mia gabbia; posso provare la gioia di un sorriso scambiato, di uno sguardo d'intesa, di una parola dolce che riscalda il cuore; il brivido di scoprire un concetto, un'idea a me nuova; il piacere di una carezza, di una vicinanza che riscalda. La tenerezza, la fiducia, la comprensione, la compassione, il desiderio, l'amore.



Mi ha fatto pensare la notizia dei tafferugli creati dagli ultras italiani a Sofia. Non riesco a capire il motivo. Anzi: sono perfino affascinato dalla pura inutilità di questo gesto.
Mi ha fatto venire in mente il bellissimo La casa del silenzio di Orhan Pamuk. Nella vicenda raccontata da Pamuk, seguiamo passo passo il disagio crescente di un ragazzo, Hasan; un disagio non così lontano dall'alienazione degli altri personaggi, ma che in lui prende la strada irreversibile di una violenza tanto assurda, debole di motivazioni, autodistruttiva, quanto evitabile. Evitabile perché dietro a questo gesto, per Pamuk, c'è una manipolazione irresponsabile delle menti che ricade fuori controllo sugli anelli deboli della catena.
Fuori controllo? Fino ad un certo punto. I burattinai sanno che ci può scappare il morto, ma lo mettono nel conto dei rischi; anzi: spesso arrivano ad usare il morto per i propri scopi, per insinuare paura, per invocare rigore contro oppositori politici e stranieri, per creare nuovi anelli deboli.

P.S.: A proposito, guardate questa foto, della quale ringrazio n&o

1.10.08

Fascistitudine

Un intervento di rattus dalla mailing list Rekombinant. L'ho preso da qui.


28/9/08
e c'è un tratto comune nella lunga sequela di violenze fasciste di questo periodo è la pretesa "educativa" nascosta in molti di questi gesti.

Così, mentre il presidente del Consiglio e i suoi scherani continuano a sostenere che non si tratta di episodi razzisti o fascisti, io sono dell'idea opposta, e penso che se la "fascistitudine" viene considerata in senso esteso (come appunto "attitudine fascista") allora l'estensione del fenomeno si rivela assai più vasta e preoccupante dei fatti segnalati come razzisti o fascisti. Per fare alcuni esempi, l'omicidio delle due badanti ucraine nel bresciano ha un movente "educativo", l'assassino ha dichiarato di sospettare le due donne di omosessualità.

In modo del tutto analogo, i ragazzi che qualche settima fa hanno picchiato a Roma (a piazza navona) uno studente inglese hanno voluto punirlo per aver alzato il gomito e aver lanciato delle avances volgari a una ragazza italiana (20 contro 1).

Con un po' di attenzione si inizia ad intuire che queste frenesie educativo-disciplinari trovano un impressionante riscontro nei comportamenti della classe politica: tuonare "chieda scusa!" è talmente di moda che lo si dice anche quando non ce n'è alcun motivo. Come non pensare alle assurde prediche contro i fischi che si ripetono ad ogni celebrazione della strage di Bologna?

Il culmine s'è raggiunto con i sindaci sceriffi. Già "The Indipendent" ha segnalato in famoso articolo che in Italia se qualcosa è divertente c'è una legge che lo proibisce.

E che dire dello scandalo italiano che spinge alla persecuzione nei confronti dei comici ? Vietato sbeffeggiare la classe politica e poi, passo dopo passo, "vietato ridere", "vietato scherzare" e così via..

La cosa grottesca, a quest'ultimo riguardo, è che questa vocazioni punitiva deve esprimersi anche contro la legge. Così, sebbene il reato di vilipendio del Papa non esista, Sabina Guzzanti deve figurare come "graziata" da Alfano, quando in concreto non esisteva alcuna possibilità di raggiungere per vie legali una sua "punizione" (almeno a norma di legge).

Leggevo qualche tempo fa il testo di un autorevole studioso italiano che ai proclami della guerra contro i fannulloni rispondeva che il vero problema delle amministrazioni pubbliche è neutralizzare gli imbecilli e impedirgli di nuocere.

"Vaste programme!" avrebbe annuito Sbancor citando De Gaulle*.

Rattus



*«Si dice che De Gaulle uscendo da una riunione vide fra la folla un uomo con un cartello su cui era scritto: "Morte agli Imbecilli!.
Il Generale commentò "Vaste Programme!"»

Qui l'intervento completo di Sbancor, sul mancato accordo tra ENI e Gazprom: Gas esilarante