Il Piccolo Grande Demagogo Brunetta rilascia un'intervista da pelle d'oca a Repubblica.
Tanto ci sarebbe da dire, da ragionare, a partire dalle cifre sbandierate dal governo, in contrasto con le statistiche dell'Istat, considerando le quali il numero delle giornate annue di assenza per malattia non avrebbe subito alcuna riduzione, a continuare con l'uso dei media, per proseguire con l'evidente ignoranza da parte del ministro dei compiti delle diverse tipologie di pubblica amministrazione da lui raggruppate nel lemma "fannulloni". La Sgaggio si prende la briga di fare le pulci all'aria fritta del Grande Millantatore. Ma ancora è poco, è nulla.
L'indignazione ci soffoca talmente, che non sappiamo rispondere se non in maniera frammentaria, scomposta. Perché, prima di tutto, la risposta dovrebbe venire dall'opposizione parlamentare. Quale opposizione? Beh, appunto!
Quello di cui non si parla abbastanza è la finalità politica di questa operazione. A che serve mettere in cattiva luce un milione di lavoratori, quindi creare un malcontento nei confronti del governo che potrebbe coinvolgere, considerate le famiglie colpite dai suoi provvedimenti, milioni di italiani?
Secondo me, troviamo un indizio nella frase: "Non capisco perché dobbiamo fare il miglior cachemire, il migliore artigianato, le splendide Ferrari e poi dovremmo rassegnarci ad avere dei servizi essenziali da terzo mondo, come la sicurezza, la sanità. Quale maledizione scontiamo?".
Ancora la vecchia storia trita e ritrita del privato più efficiente del pubblico. E' un mazzata senza precedenti al servizio pubblico. L'esternalizzazione gereralizzata di tutti servizi. Ci raccontano la favola che una scuola privata, una clinica privata, un consulente privato, costino di meno e rendano di più. Ancora qualcuno ci crede? Ancora qualcuno non ha capito che tutto ciò si paga?