2.2.09

Cattive compagnie

Le aberranti dichiarazioni revisioniste di tal don Floriano Abrahamovicz, esponente lefebvriano ben ambientato nel NordEst, non hanno preso in contropiede chi segue attentamente le vicende di questo disgraziato Veneto.

Questo signore, riammesso con i suoi sodali nel seno della Chiesa Cattolica
(d'altra parte, ricordo che lo stesso Lefèbvre, dopo la scomunica, dichiarò di avere ancora buoni amici e sostenitori in Vaticano, tra i quali il card. Oddi ed il card. [non indovinate?] Ratzinger)
si era già distinto in un breve cameo all'interno di una puntata di Anno Zero del 2006, in cui, commentando la sua lettura dell'autobiografia di Priebke, disse: "Non lo chiamerei boia". Ma a Verona aveva più volte sfilato accanto ai leghisti locali, in primo luogo l'attuale sindaco della città scaligera, Flavio Tosi.
Oggi, il primo cittadino cerca di rifarsi una verginità.

Ecco una stralcio da L'Arena - il Quotidiano di Verona di ieri, I febbraio 09:


IL CASO. Il sindaco spara a zero su don Floriano Abrahamowicz dopo le sue frasi negazioniste sulle camere a gas
Tosi «scarica» il prete dei raduni leghisti
(...) Per la Lega, don Abrahamovicz non è certo uno sconosciuto, visto che ha partecipato a molte iniziative del Carroccio. A Vicenza, davanti ai ministri Maroni e Calderoli, aveva benedetto il crocifisso destinato al Parlamento del Nord. E a Verona, su invito di Matteo Castagna - «La chiesa dell’unico messia non chiede scusa a Caifa», scrive quest’ultimo sul suo sito - responsabile di Padania cristiana, don Floriano è venuto spesso. Nel 2005 guidò un rosario contro il Gay pride cui partecipò anche l’allora consigliere comunale Tosi, il quale, ora, distingue tra un’iniziativa contro una manifestazione «per molti versi eccessiva» e il celebrante che non aveva ancora detto frasi riduttive sulla Shoah.


Qui si trova qualche notizia in più sull'idillio ora terminato tra i politici locali veronesi e don Floriano.

Tuttavia, la scarsa cautela di Tosi nello scegliersi i compagni di campagna politica non si esaurisce qui. Di nuovo, vi segnalo, tra i consiglieri comunali eletti nella lista civica del sindaco, Andrea Miglioranzi, esponente di Fiamma Tricolore, cantante dei Gesta Bellica, gruppo nazirock autore di pezzi che inneggiano a Rudolf Hess ("Senza colpe l'han rinchiuso e alla fine l'hanno ucciso"), a Priebke, agli Afrikaner dell'apartheid. Una canzone recita: "Io sono camicia nera la mia Patria é la mia bandiera".

Ed io che credevo che la bandiera di un amministratore fosse la democrazia.

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