5.3.09

"Ho denunciato Berlusconi"

Dal blog della deputata PD Anna Paola Concia:
Ho denunciato Berlusconi alla Corte Europea di Strasburgo

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - ‘Denunciamo Silvio Berlusconi, in qualita’ di Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, alla Corte Europea di Strasburgo per violazione degli art. 8 e 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo a causa delle continue e ripetute dichiarazioni di disprezzo sulla vita e la dignita’ delle donne’. Lo annunciano Anna Paola Concia deputata del PD e Donata Gottardi, parlamentare europea del PD-PSE, sottolineando che ‘in Italia, a causa del Lodo Alfano, non e’ possibile denunciare il Presidente del Consiglio alla magistratura’.

Cara Anna Paola Concia,
sono molto perplesso, non tanto per l'iniziativa in sé, quanto per il tipo di azione politica che avete intrapreso.
Chi parla con la gente, si accorge che per molti Berlusconi è un modello.
Le televisioni, i soldi, sono serviti, oltre che per denigrare gli oppositori politici, per diffondere efficacemente il modello. Ma è il modello in sé ad avere successo.
Non un uomo serio e grave, responsabile dei suoi compiti, ma una macchietta alla Sordi o alla Totò: furbino, greve con le femmine (ché non esistono "donne" per lui), mediocre nei gusti artistici o musicali, antiintellettuale, se ne frega degli altri e guarda solo il suo interesse...
E' il trionfo della mediocrità, una versione Italiota 2.0 del sogno americano: non l'uomo venuto dal nulla che plasma la sua vita con le sue sole forze, ma l'omarino senza talento, senza cultura, senza bellezza, senza qualità particolari, che diventa il più potente, il più ricco, il più temuto, il più impunito.
La riscossa della mediocrità.
Geniale!

Allora, mi pare che la vostra iniziativa sia poca cosa rispetto a quello che la situazione richiede.
E' qui che bisogna lavorare, non a Strasburgo, chiedendo a mamma Europa di punire il cattivone nei confronti del quale ci sentiamo impotenti. Qui in Italia: nelle strade, nei consigli comunali, nelle stanze del potere, alla RAI. Senza  litigare, senza separarsi, senza questa perniciosa confusione d'idee  per correre dietro ai voti, senza cercare accordi in odore d'inciucio, ma assumendo un impianto ideologico chiaro, schierandosi con forza, con il coraggio anche di essere minoritari, ma con il progetto di operare cambiamenti culturali nella società.
Tutto il resto è suicidio.
E i fatti mi stanno dando ragione.

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