29.5.09

Contro le chitarre, manganelli.

Da VeronaInforme:


Contro i giovani scatta la repressione di Tosi
Stasera 27/05/2009 a Verona, piazza dei Signori, verso mezzanotte sono arrivate  diverse pattuglie della polizia locale. Comandati dal vice capo dei  vigili, si sono imposti per fare rispettare l'ordinanza del  sindaco che vieta di suonare strumenti musicali dopo le ore 22. Come  ogni mercoledì, in piazza dei Signori, stasera c'erano moltissimi  giovani, che si ritrovano liberamente per parlare, suonare, vivere la  piazza cittadina fuori dal contesto commerciale, dei bar, dei locali.
I vigili hanno dapprima dato una multa (di 100 euro) ad un ragazzo che  suonava uno strumento a percussione. La protesta si è accesa subito, un  cumulo di ragazzi circondava le pattuglie chiedendo spiegazioni,  protestando, ironicamente facendo bolle di sapone vicino alle macchine  della polizia locale. Immediatamente è nata una colletta spontanea tra  le persone presenti, che ha coperto quasi subito l'intero ammontare  della multa.

Da notare che in piazza, stasera, era presente lo stato maggiore della  polizia, con vicequestore, vicecapo della digos, un numero imprecisato  di vigili e di poliziotti, che riprendevano e monitoravano la situazione. La polizia si è fermata in piazza presidiandola per un lungo lasso di  tempo, con l'evidente intenzione di scoraggiare il ritrovo.

Vedendo che la gente non se ne andava, il vice comandante della polizia  locale è penetrato, seguito da almeno 10 vigili, tra  le persone chiedendo le generalità ad un ragazzo che suonava una  chitarra. Con toni provocatori e mettendo per primo le mani addosso,  spingendo e trattenendo. Ha acceso da solo una piccola colluttazione coi  presenti. Immediatamente sono  arrivate in piazza almeno tre jeep della polizia, DALLE QUALI SONO  SCESI, CASCHI IN TESTA E MANGANELLI IN MANO i poliziotti formando un  cordone di fronte alla gente presente. Da notare ancora che l'arrivo dei  poliziotti è stato fin troppo tempestivo e brevemente deciso.  Immediatamente hanno circondato la gente che protestava e hanno portato  via,con la forza due ragazzi, menando le mani, calciando e  spintonando chiunque si frapponesse, anche solo per chiedere  spiegazioni. La digos, fino ad allora fintamente disposta al dialogo, ha  dato manforte operativa (con mano pesante) al sequestro dei due ragazzi. (...)
Immediatamente, (...) è nato un  corteo spontaneo al grido "Verona città libera, liberi tutti subito" fino ad  arrivare alla questura, dove i ragazzi hanno protestato, bussando  vivacemente al cancello della questura. (...)
Epilogo: dopo che la digos si è frapposta intavolando una falsa e  ipocrita discussione, i due ragazzi sono stati rilasciati, con la  denuncia di: resistenza a pubblico ufficiale, con aggravante, e rifiuto  di fornire i documenti, sempre con aggravante.
Tutto ciò (...) è documentato tramite filmati, testimonianze  e, stanotte, tramite un referto medico di uno dei fermati.

Verona, una città che odia la musica e la gioventù.

Niente paura: siamo in campagna elettorale!