Ci sono stati commenti belli e toccanti al mio post precedente su Eluana ed il diritto a morire.
A me, però, in tutto questo, c'è una cosa che mi manda in bestia.
Siamo in un paese cattolico, no? Cioè cristiano. Giusto?
Per cui il rispetto laico per la vita, per gli altri, non si sa dove stia.
Ok. Più o meno, a questo ci siamo rassegnati.
Ma questi benedetti sedicenti cristiani, a cominciare da quello tutto in bianco con la gonna che sta sempre in tv, e le sue sue fide milizie, non hanno un comandamento più grande ed importante degli altri che recita "ama il tuo prossimo come te stesso"?
Quale amore stanno ora dimostrando per Eluana e per la sua famiglia?
Quale amore dimostrano per la società, per le persone, per i sofferenti, per gli "assetati di giustizia"?
Come possono dei veri cristiani rispettare un capo morale/spirituale che esclude sistematicamente l'amore e la comprensione dai suoi proclami?
Se esistono veri cristiani in questo paese, (compresi i vari frati, suore, sacerdoti, Zanotelli, comunità di base e di altezza, scout, baciapile, genitori che fanno battezzare comunicare cresimare i figli) questi veri cristiani, dicevo, dovrebbero ora essere per strada, a dire che Eluana deve essere lasciata tranquilla, che tutte le persone sono uguali e degne d'amore, e che il Vaticano deve vendere tutti i suoi beni e darli ai poveri.
Se ci credono.
Altrimenti, basta con le menate sul Cristianesimo.
Basta! Almeno, cari sedicenti cristiani, abbiate il coraggio di togliervi questa maschera impudica, dietro la quale si sono commesse le peggio nefandezze: dai furti alle guerre, dalle scomuniche alle sentenze senza processo, dalle violenze pubbliche a quelle private, in totale impunità.
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